Bruzzi, acque chiare e biodiversità
A sud-ovest della riserva naturale delle Bouches de Bonifacio, i Bruzzi offrono un paesaggio minerale selvaggio. Che si arrivi via terra, da un sentiero sorvegliato da una venerabile quercia da sughero, o via mare, accolti nella cala di Chevanu da un'icona minerale che assomiglia alla Venere di Milo, un fascino raro opera su queste rive di acqua chiara con una biodiversità marina impressionante. Alla fine di un sentiero dove la luce e l'ombra si alternano sotto il fogliame dei corbezzoli e delle eriche arboree, un punto alto offre una vista a 180 gradi sulla penisola dei Bruzzi, un labirinto roccioso bagnato da acque limpide. Basta passare da una parte all'altra di questa avanzata, alternativamente esposta ai venti contrari, per poter fare il bagno, al sorgere, alla spiaggia di sabbia bionda di Venere, e al tramonto, alla spiaggia del Corallo, chiamata per il suo colore rosso. Prolungata nel mare dagli isolotti di Bruzzi, questa costa rocciosa è stata teatro di molti eventi, come il naufragio della Tasmania, un prestigioso piroscafo che si ruppe nel XIX secolo, come molti altri fin dall'antichità, sugli scogli dei Monaci visibili in lontananza a ovest.